Parlamento Europeo – il voto sulla Biodiversità 2030

Parlamento Europeo – il voto sulla Biodiversità 2030

Proposta eferendum caccia – Una iniziativa insostenibile

Parlamento Europeo – il voto sulla Biodiversità 2030 – Pubblichiamo una lettera a firma delle Associazioni Venatorie Riconosciute (Federcaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Arcicaccia, Associazione Nazionale Libera Caccia, Italcaccia, EPS) e del Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN), riuniti nella Cabina di Regia Unitaria del mondo venatorio indirizzata a tutti gli europarlamentari italiani che a Bruxelles si troveranno riuniti per votare la strategia sulla BIODIVERSITA’ per il 2030.  La Cabina di regia delle associazioni riconosciute invita gli europarlamentari a dare il proprio sostegno sopratutto su certi emendamenti che riguardano la commercializzazione delle carni di specie selvatiche e leattività consentite, in termini di salvaguardia della Biodiversità, in certe aree particolarmente protette.

Un documento firmato da tutti i presidenti nazionali di associazioni di categoria che merita l’attenzione del legislatore prima che si vada in votazione con il rischio di compromettere l’attività venatoria.

 

 

Egregio Onorevole,
in vista del voto del Parlamento europeo sulla strategia dell’UE per la biodiversità per il 2030, la scrivente Cabina di Regia Unitaria del Mondo Venatorio, costituitasi ed operante da tre anni con una struttura a cui partecipano tutte le Associazioni Nazionali Venatorie Riconosciute (Federazione Italiana della Caccia, Associazione Nazionale Libera Caccia, Enalcaccia, Arcicaccia, AnuuMigratoristi, Italcaccia, Ente Produttori Selvaggina) ed il Comitato Nazionale Caccia e Natura, chiede il Tuo autorevole impegno per sostenere gli emendamenti 12, 24 e 25 di seguito in rosso:

Parlamento Europeo – il voto sulla Biodiversità 2030

Sostenere l’emendamento 24 sul commercio di specie selvatiche167.

Invita la Commissione e gli Stati membri a guidare gli sforzi per porre fine al commercio delle specie minacciate di estinzione e delle loro parti; sottolinea l’importanza di sviluppare obiettivi SMART a tal fine; ribadisce il suo appello per il divieto totale e immediato a livello europeo degli scambi commerciali, dell’esportazione o della riesportazione all’interno dell’UE e verso destinazioni al di fuori dell’UE dell’avorio, compreso l’avorio “pre convenzione”, sottolineando nel contempo che dovrebbero rimanere possibili eccezioni limitate per importazioni ed esportazioni scientifiche, per strumenti musicali legalmente acquisiti prima del 1975 e per commercio di manufatti e oggetti d’antiquariato prodotti prima del 1947, purché accompagnati da un valido certificato, e chiede analoghe restrizioni per altre specie in via di estinzione, quali tigri e rinoceronti; chiede l’attuazione di tale divieto senza ulteriori indugi nel 2021.

Giustificazione:
Senza il termine commerciale, il testo chiederebbe di limitare il commercio per scopi importanti come “progresso della scienza” o “per scopi biomedici essenziali” o “scopi di riproduzione o propagazione da cui deriveranno benefici di conservazione per le specie interessate” o “ricerca o educazione finalizzata alla conservazione o conservazione della specie”. In linea con le norme dell’UE sul commercio di specie selvatiche e della CITES, l’emendamento chiede di fare riferimento al commercio commerciale e non al commercio.
Questo chiarimento è di fondamentale importanza in quanto, secondo le norme UE esistenti, “commercio” e “commercio commerciale” definiscono due situazioni molto diverse. Il “commercio” include anche le spedizioni non commerciali e gli scambi di esemplari tra paesi, ad esempio per scopi scientifici e di conservazione non commerciali. Aggiungendo la parola “commerciale”, i deputati garantiranno che solo il commercio a fini commerciali sia incluso nella risoluzione sulla strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030. Per contatti: Cabina di regia unitaria del mondo venatorio Email: cabina.regia.venatoria@gmail.com Pec: cabina.regia.venatoria@pec.it
L’aggiunta del termine commerciale è anche in linea con la comunicazione della CE sulla strategia dell’UE per la biodiversità per il 2030 e le attuali norme dell’UE che disciplinano il commercio di specie selvatiche. Senza il termine commerciale, il Parlamento europeo creerebbe un contesto molto negativo per il commercio/spedizioni/scambi di fauna selvatica per corrette, necessarie finalità, con molteplici effetti negativi sugli sforzi di conservazione e sull’uso sostenibile.

Attendiamo con piena fiducia il Suo autorevole, sensibile supporto positivo su questaimportante questione.
Per avere ulteriori informazioni sulla traduzione è necessario il testo di origine. Sostenere gli emendamenti 12 e 25 sulle aree strettamente protette:
La incoraggiamo inoltre caldamente a sostenere gli emendamenti 12 e 25, che sono di fondamentale importanza nel contesto dell’ultimo lavoro della Commissione europea sulle aree protette in cui propone di vietare la caccia e la pesca. Il divieto di caccia e pesca in qualsiasi categoria di aree protette europee va contro diverse iniziative positive dell’UE sul ruolo della caccia nella conservazione della biodiversità, come l’iniziativa europea per la caccia sostenibile e la Carta europea sulla caccia e la biodiversità ai sensi della Convenzione di Berna. Il processo decisionale sulle aree protette dovrebbe essere basato a livello di sito/locale, non deciso a Bruxelles. In questo contesto, vi invitiamo a sostenere i seguenti emendamenti:

Emendamento 12
17. Sottolinea la necessità di elaborare una definizione chiara di protezione rigorosa; prende atto delle conclusioni del Consiglio del 16 ottobre 2020 sulla biodiversità, in cui si afferma che un livello di protezione più rigoroso può consentire lo svolgimento di determinate attività umane in linea con gli obiettivi di conservazione dell’area protetta; ritiene che le attività umane che siano compatibili con gli obiettivi di protezione, o addirittura contribuiscano positivamente alla biodiversità, dovrebbero essere ammissibili nelle aree sotto stretta protezione; invita la Commissione, in cooperazione con gli Stati membri, a chiarire quali tipi di attività umane potrebbero essere potenzialmente considerati consentiti da uno stato di protezione rigoroso quando lasciano sostanzialmente indisturbati i processi naturali e sono compatibili con le esigenze ecologiche delle aree, sulla base di unavalutazione caso per caso basata sulla migliore scienza disponibile;

Emendamento 25
17a. È del parere che gli esseri umani e la natura siano inseparabili e dovrebbero essere considerati alleati nella conservazione della fauna e della flora al fine di conseguire gli obiettivi della strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030; ritiene che la pesca ricreativa Per contatti: Cabina di regia unitaria del mondo venatorioEmail: cabina.regia.venatoria@gmail.com Pec: cabina.regia.venatoria@pec.it e la caccia sostenibili dovrebbero essere sostenute e consentite, anche nelle future aree strettamente protette, in modo controllato; invita la Commissione, insieme agli Stati membri, a rivedere i suoi progetti di raccomandazioni per i “criteri per l’identificazione delle zone sotto stretta protezione” al fine di consentire la pesca e la caccia ricreative sostenibili.
Ringraziamo per l’attenzione e per quanto potrà autorevolmente fare a supporto della prospettata iniziativa.

Cordiali saluti e fervidi auguri di buon lavoro e di ogni successo.
Cabina di Regia Unitaria del mondo venatorio
(Federazione Italiana della Caccia, Associazione Nazionale Libera Caccia, Enalcaccia, Arcicaccia, AnuuMigratoristi, Italcaccia, Ente Produttori Selvaggina e Comitato Nazionale Caccia e Natura)

Massimo Buconi – Presidente FIDC
Lamberto Cardia – Presidente Enalcaccia
Galdino Cartoni – Presidente EPS
Marco Castellani – Presidente AnuuMigratoristi
Gianni Corsetti – Presidente Italcaccia
Presidenza Arcicaccia
Nicola Perrotti – Presidente CNCN
Paolo Sparvoli – Presidente ANLC

 

C&D  La redazione

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