Regione Lombardia risponde alle dichiarazioni del Ministro Galletti sui richiami vivi.
Dopo le sorprendenti dichiarazioni del Ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti, che si era pubblicamente espresso in maniera negativa contro l’utilizzo dei richiami vivi per la caccia di appostamento, sposando così la causa animalista è intervenuto in maniera ufficiale l’ assessore regionale lombardo alla caccia Gianni Fava, del quale riportiamo il contributo-
“Il governo farebbe bene a chiarire la propria posizione in via ufficiale alla luce delle dichiarazioni del ministro Galletti, che appaiono totalmente appiattite sulle posizioni della Lipu, danneggiando gratuitamente l’immagine dei cacciatori e la dignità di questi attori del mondo rurale che, quando esercitano la propria attività seriamente, si pongono fattivamente a salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità”
“Se dipingere pretestuosamente ed erroneamente i cacciatori come delinquenti pare lo sport preferito del ministro dell’Ambiente – ha evidenziato l’Assessore Fava – , sarei curioso di sapere come la pensano il premier e il ministro delle Politiche agricole, che da bergamasco senza dubbio conosce bene il ruolo di presidio del territorio svolto da tutti quei cacciatori che con serietà praticano l’attività venatoria”.
“In Regione Lombardia – ha poi proseguito l’assessore – esattamente come in Veneto, Toscana, Liguria e in altre regioni italiane, vi sono conformazioni orografiche tali, si pensi alle valli bresciane o bergamasche, da rendere ineludibile l’utilizzo dei richiami vivi, se si vuole permettere ai cacciatori di svolgere la propria attività, il premier e il ministro lo sanno bene viste le loro origini”.
Fava ha spiegato anche come in Lombardia si stia facendo il possibile per riuscire ad autorizzare le catture dei richiami ( che cesseranno dal 2017 per volere della normativa europea e che già per la prossima stagione saranno drasticamente tagliate) con sforzi amministrativi importanti che hanno visto la Regione imporre ai cacciatori Lombardi una banca dati dei richiami vivi e l’utilizzo degli in condizioni rigidamente controllate, come prescrive la normativa europea e nazionale.
Anche la Lega Nord, attraverso il consigliere lombardo Fabio Rolfi, ha voluto intervenire su quanto dichiarato dal Ministro Galletti sulla questione dei richiami vivi. Il vice capogruppo della Lega Nord in Regione Lombardia, Fabio Rolfi, ha dichiarato: “mi auguro che le parole del ministro Galletti non rappresentino l’opinione del Governo perché, se così fosse, si confermerebbe il sospetto che questo esecutivo sia nettamente contrario alla caccia e soprattutto contro i cacciatori”.
Nel suo comunicato, più per dovere istituzionale che veramente sentito, Fava ha omesso di chiarire come l’utilizzo dei richiami sia ormai destinato a morire, visto che già dalla prossima stagione le catture saranno ridotte da 23mila a 19mila, nel 2015 a 12mila e nel 2016 a 6500.
Caccia & Dintorni – la redazione
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