Nutrie: un problema da risolvere alla radice. Presto un tavolo Regione -agricoltori.

Nella splendida cornice del Castello di Padernello (Brescia), si è tenuto un incontro pubblico organizzato dal Gruppo Cacciatori della Bassa con le associazioni agricole di categoria per affrontare e trovare soluzioni al grave problema provocato dalle nutrie. Per l’occasione era presente anche Franco Zunino, segretario nazionale per la Wildeness. Quello della lotta a questo nocivo, la cui presenza sul territorio nazionale è calcolata in circa 2.500.000 esemplari (con alto concentramento nellaDSCN0188), è un argomento molto sentito e dibattuto e le soluzioni fin qui trovate si sono rivelate solo “pagliativi” che non risolvono il problema. Ogni anno sono centinaia di migliaia di euro che le province devono pagare agli agricoltori (soldi dei contribuenti e dei cacciatori) per i danni causati. Soldi spesi inutilmente perché il problema, grazie anche alle associazioni animaliste e ambientaliste che sono contrarie, non lo si può risolvere con il solo posizionamento delle gabbie e neppure con qualche sporadico piano di abbattimento mirato organizzato dalla Polizia Provinciale.  La nutria è un animale particolarmente invasivo che si riproduce due o tre volte all’anno e mediamente partorisce 5 piccoli alla volta. Questo dato ci fa comprendere quanto sia prolifico e quanto ormai sia fuori controllo la gestione. I danni sono evidentissimi a tutti: basta vedere i tunnel scavati sugli argini dei fiumi e dei fossati dove poi il terreno cede e frana. Ma non si tratta solo di questo in quanto è anche portatrice di malattie.  Durante l’incontro di Padernello si è arrivati ad una conclusione che è quella di creare in fretta un tavolo di confronto fra mondo agricolo (associazioni di categoria) e regione Lombardia con gli assessorati all’agricoltura, alla caccia e alla sanità. Fra le proposte fatte vi è però anche quella di dare la possibilità agli agricoltori, che subiscono gravi danni alle coltivazioni, di poterle abbattere direttamente provvedendo allo smaltimento. Ora dopo tante chiacchere si attendono i fatti, perché con le gabbie non si è andati da nessuna parte. Anche Franco Zunino (Wilderness) ha ribadito la necessità di un serio controllo di contenimento.  Oggi abbattere una nutria con una fucilata è un reato, ma lo è anche (penale) se la si cattura con la gabbia e la si lascia morire di stenti …. vedi “benessere animale” e qui siamo al paradosso.   Continueremo a seguire la vicenda e vi terremo informati sulle possibili azioni coordinate.

Caccia & Dintorni – la redazione

Condividi l'articolo sui social!

Lascia un commento

required

required

optional


Caccia al tordo da capanno

Caccia al tordo da capanno Condividi l’articolo sui social!

CACCIA AL TORDO: LA TRADIZIONE CONTINUA

CACCIA AL TORDO: LA TRADIZIONE CONTINUA In questa puntata una bella mattina di passo- La caccia da appostamento rappresenta una tradizione delle valli Bresciane dove ancora “resistono” circa 7000 cacciatori. Una Tradizione che si tramanda da padre in figlio Condividi l’articolo sui social!

CACCIA ALLA CORNACCHIA NEL VERCELLESE

CACCIA ALLA CORNACCHIA NEL VERCELLESE   CACCIA ALLA CORNACCHIA NEL VERCELLESE – Con Roberto Ardesi e i suoi richiami a bocca ci siamo dedicati a questa caccia particolarmente difficile. I richiami prodotti da RA Call sono una vera eccellenza nel settore. Prodotti artigianalmente rappresentano il frutto di lunghi studi e prove sul campo. C&D Condividi l’articolo sui social!

RICORDI DI CACCIA ALLA BARAGGIA

RICORDI DI CACCIA ALLA BARAGGIA – In questo video abbiamo voluto ripercorre alcuni dei bellissimi momenti trascorsi alla Baraggia, l’Azienda Agrituristico Venatoria che Antonio Orizio con il suo staff gestisce in maniera professionale. Il classico terreno della baraggia biellese, l’ottima selvaggina e la grande passione C&D Condividi l’articolo sui social!