Il Lupo nel Nord Italia : qualcuno ci lucra
Il Lupo nel Nord Italia : qualcuno ci lucra
Il Lupo nel Nord Italia è fonte di guadagni grazie ai progetti Life dell’UE – A perderci sono gli allevatori (…)
Il Lupo nel Nord Italia favorisce alcuni e penalizza altri. Ad esempio, chi li studia guadagna non pochi soldi grazie ai contributi dell’Unione Europea (e gli emolumenti di incarico non sono certo irrisori, visto che si tratta di persone laureate che sanno ben far valere il loro pezzo di carta!) come dimostrano i bilanci di questi finanziamenti (che sarebbe bene fossero resi pubblici, anziché tenuti quasi segreti nelle cartelle dei progetti Life!). Però se la pubblica autorità deve rimborsare un allevatore per la perdita di un capo predato dai lupi, ecco che scattano le “aggravanti” (leggasi “attenuanti”). Ad esempio, è successo a Sassello, paese dell’entroterra savonese (Liguria), dove ad un allevatore al quale i lupi avevano predato un vitello, è stato offerto un rimborso di soli 100,00 (cento) Euro! Altro che 100% reale come l’AIW da anni va sostenendo! Ed eccolo il 100% reale che quell’allevatore avrebbe diritto di ricevere: «Se si conta che, già in partenza, un vitello di un anno ha un valore minimo di mille euro, che il suo mantenimento costa 5 euro al giorno, siamo quasi a tremila euro. E lo smaltimento obbligatorio della carcassa costa altri 150 euro». E non è neanche tutto, perché ci sono poi le spese per acquistare un altro vitello e quelle per il suo reperimento e trasporto. Pe non dire poi del danno morale quando non affettivo! Eppure l’Unione Europea che sperpera milioni di euro in inutile ricerche di biologia ed etologia sul lupo, per i danni che i lupi arrecano agli allevatori, di euro non ne ha nessuno! Eppure il lupo è un bene sociale, che il cittadino non può uccidere per difendersi o difendere i propri beni. O sociale sono solo gli stipendi e/o i rimborsi spese a cui hanno diritto i ricercatori? Ecco, è così che per difendere il lupo, lo si fa odiare e lo si mette a rischio di illegittimi abbattimenti da parte di chi si sente leso nei propri interessi, che né l’UE né lo Stato italiano gli rifondono. Facendo così pagare al singolo cittadino il prezzo di un valore sociale che è DI TUTTA la collettività! Questo succede nelle nostre supposte democrazie liberali! Ed è così che si sta fomentando quell’odio verso la “belva” che già rischiò di fare estinguere il lupo quasi cento anni or sono.
Fonte: Wilderness – Franco Zunino
Caccia al tordo da capanno
Caccia al tordo da capanno Condividi l’articolo sui social!
CACCIA AL TORDO: LA TRADIZIONE CONTINUA
CACCIA AL TORDO: LA TRADIZIONE CONTINUA In questa puntata una bella mattina di passo- La caccia da appostamento rappresenta una tradizione delle valli Bresciane dove ancora “resistono” circa 7000 cacciatori. Una Tradizione che si tramanda da padre in figlio Condividi l’articolo sui social!
CACCIA ALLA CORNACCHIA NEL VERCELLESE
CACCIA ALLA CORNACCHIA NEL VERCELLESE CACCIA ALLA CORNACCHIA NEL VERCELLESE – Con Roberto Ardesi e i suoi richiami a bocca ci siamo dedicati a questa caccia particolarmente difficile. I richiami prodotti da RA Call sono una vera eccellenza nel settore. Prodotti artigianalmente rappresentano il frutto di lunghi studi e prove sul campo. C&D Condividi l’articolo sui social!
RICORDI DI CACCIA ALLA BARAGGIA
RICORDI DI CACCIA ALLA BARAGGIA – In questo video abbiamo voluto ripercorre alcuni dei bellissimi momenti trascorsi alla Baraggia, l’Azienda Agrituristico Venatoria che Antonio Orizio con il suo staff gestisce in maniera professionale. Il classico terreno della baraggia biellese, l’ottima selvaggina e la grande passione C&D Condividi l’articolo sui social!
Commenti recenti