Problema Nutrie – Civiltà Rurale – IX
Gianfranco Baroli, coordinatore di Civiltà Rurale, introduce l’argomento della puntata di oggi: la Nutria e gli enormi problemi che questo roditore sta creando al territorio e all’agricoltura.
La nutria, originaria del Nord America e allevata in Italia per la sua pelliccia, è stata rilasciata nel nostro territorio, ma poiché è un animale alloctono non ha nessun predatore naturale, nessuna difficoltà ambientale che la contenga e una proliferazione altissima. Questo danneggia irrimediabilmente l’equilibrio ambientale e la biodiversità del territorio, portando all’estinzione di animali autoctoni, come la gallinella di mare.
Il Dott. Adrea Soregaroli, sindaco di Quinzano e dottore veterinario, spiega quali danni sta creando la nutria sui territori della Bassa Bresciana. L’animale si nutre delle colture agricole, devastando le coltivazioni di mais, ma in particolari modo è dannoso per gli argini e l’intera rete idrica, traforando con le sue gallerie gli argini, provoca cedimenti agli stessi e alle strade contigue, con un danno enorme al territorio. Per le nutrie non esiste ancora un emergenza sanitaria e, per adesso, non si riscontra trasmissione di malattie, ma questi roditori sono portatori potenziali di leptospirosi, una malattia trasmissibile all’uomo. Il sindaco invoca una legge che preveda piani di eradicazione della nutria, per poter intervenire sul problema con urgenza e in modo definitivo.
Davide Tomasoni, geometra e membro della commissione Civiltà Rurale, spiega che la recente normativa nazionale sta bloccando ogni provvedimento possibile per il contenimento delle nutria. La legge ha equiparato, infatti, la nutria al ratto autoctono, impedendo di fatto ogni misura di contenimento del problema e contravvennero addirittura alla normativa europea che indica la nutria come specie da debellare poiché altamente nociva al territorio e all’ambiente come il gambero rosso, il pesce siluro e il tarlo asiatico. Vi è anche un enorme problema relativo alla sicurezza stradale, questi animali infatti possono arrivare fino ai 15/20 kg e un ostacolo di queste dimensioni può essere letale per un motociclista, ma anche un automobilista inesperto. Tomasoni sottolinea che attualmente non vi sono indicazioni né statali né regionali per risolvere il problema, c’è forse uno spiraglio di luce dopo l’approvazione in sede di commissione dell’Agricoltura in regione Lombardia, in cui è stata effettuata una proposta di legge sul contenimento della nutria, si attende l’inserimento del tema nell’ordine del giorno.
Anche Giancarlo Mantovani, operatore faunistico della provincia e responsabile della ZSC, che da anni tutela il territorio e segue il coordinamento tra agricoltori, cacciatori e volontari, è rimasto basito di fronte alla recente normativa che ha bloccato ogni intervento e ogni soccorso alla popolazione rispetto al tema delle nutrie.
Il problema delle nutrie quindi riguarda la tutela della biodiversità, il dissesto idrologico e i danni alla rete idrica, la sicurezza stradale, la preservazione del territorio E’ necessario sensibilizzare l’opinione pubblica fuorviata da indicazioni molto sbagliate dal web, come la proposta di inserire predatori naturali della nutria, che sarebbero boa, anaconda, caimani e giaguari… ve lo immaginate un boa constrictor che vi attraversa il giardino di casa a caccia di nutrie?
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