Monitoraggio Forestale UE bocciato: la Commissione ritira il testo

Monitoraggio Forestale UE bocciato: la Commissione ritira il testo

Scontro a Strasburgo: Parlamento UE boccia la proposta di Monitoraggio Forestale, la Commissione annuncia il ritiro

 

Monitoraggio Forestale UE bocciato: la Commissione ritira il testo

STRASBURGO – Un duro colpo per la politica ambientale europea e per la Commissione è arrivato oggi dal Parlamento Europeo. La proposta di Regolamento sul Quadro di Monitoraggio Forestale dell’UE (EU Forest Monitoring Framework) è stata clamorosamente respinta nella sessione plenaria a Strasburgo con 370 voti contrari, 264 favorevoli e 9 astensioni. A seguito di questo esito, la Commissione europea ha immediatamente annunciato il ritiro formale del testo.

Burocrazia vs. Conservazione

L’opposizione al Regolamento è stata guidata con forza dal Gruppo PPE e da altri partiti di destra, affiancati da una parte dei Liberali di Renew. I gruppi contrari hanno motivato il loro “no” accusando la proposta di introdurre una “burocrazia non necessaria” e un “eccessivo carico di scartoffie” per i proprietari terrieri e forestali, sostenendo che si rischiava di “minare gli stessi obiettivi di conservazione”.

“Le foreste non possono essere protette annegandole nella burocrazia”, hanno dichiarato gli oppositori, sostenendo di aver difeso la categoria degli agricoltori e silvicoltori da un eccesso normativo.

Le criticità sollevate

Confagricoltura ha espresso apprezzamento per il risultato, sollevando specifiche criticità del testo, tra cui:

  • l’imprecisione delle definizioni;
  • l’obbligo di fornire dati geolocalizzati ad alta precisione;
  • l’eccessiva enfasi sui dati satellitari a scapito degli inventari forestali nazionali, considerati la fonte più affidabile.

La Confederazione dei Proprietari Forestali Europei (CEPF) ha accolto con favore la decisione, definendo il voto un “chiaro e potente messaggio” che dimostra come le preoccupazioni dei proprietari forestali siano state ascoltate. Il CEPF ha ribadito la necessità di politiche “radicate nelle realtà pratiche” e di rafforzare i sistemi nazionali esistenti anziché duplicare gli sforzi con nuove leggi “one-size-fits-all”.

Il Regolamento era invece sostenuto dai gruppi S&D, Sinistra, Verdi e dal restante Gruppo Renew. Nonostante il voto negativo del Parlamento, è da notare che il Consiglio dell’UE aveva già raggiunto un accordo sull’approccio generale alla proposta all’inizio dell’estate (24 giugno).

Ritiro e Gruppo di Esperti

A poche ore dalla bocciatura, durante la presentazione del programma di lavoro della Commissione europea per il 2026, è stata annunciata l’intenzione di ritirare formalmente la proposta di Regolamento.

Nonostante il fallimento del Regolamento principale, gli eurodeputati hanno dato il via libera con 327 voti a favore, alla posizione su un “Gruppo di esperti permanenti per la foresta e la silvicoltura” (nuovo nome per il Comitato Forestale Permanente). Questo organismo avrà un ruolo più ampio nell’assistenza alla Commissione nella preparazione di proposte e iniziative politiche del settore, con un obbligo di consultazione da parte dell’organo esecutivo.

(Fonte Confagricoltura)


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