Lombardia: ecco il calendario venatorio 2025-26
Lombardia: ecco il calendario venatorio 2025-26
Si parte il 21 settembre – Il prelievo del sassello da 90 passa 150 capi stagionali – Allodola 50 capi (20 giornalieri) – beccaccia fino al 20 gennaio 20 capi stagionali (2 al gg) – Si resta in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sui 475 valichi chiusi in tutta la lombardia dove è per ora ferma ogni forma di caccia.
(DL)_DISPOSIZIONI_INTEGRATIVE_AL_CALENDARIO_VENATORIO_REGIONALE_2025_2026
DDUO N. 8097_2025_decreto_riduttivo
La stagione venatoria in Lombardia per l’anno 2025-2026 prenderà avvio domenica 21 settembre 2025 e si concluderà il 31 gennaio 2026. Tra le principali novità, si segnala la sospensione del prelievo venatorio per alcune specie, ovvero il combattente, la pavoncella e la tortora selvatica. Al contrario, la moretta è stata riammessa al prelievo venatorio.
Lombardia: ecco il calendario venatorio 2025-26
L’Assessore regionale all’Agricoltura, Beduschi, ha evidenziato il lavoro intenso degli uffici nella redazione del nuovo calendario, descritto come un “documento articolato e dall’allestimento complesso” basato su un approccio “rigoroso tecnico-scientifico e senza nessun preconcetto ideologico”. L’obiettivo è garantire una stagione venatoria stabile, rispettando le normative e le istanze di tutela della fauna selvatica.
- Combattente (Calidris pugnax), Pavoncella (Vanellus vanellus) e Tortora selvatica (Streptopelia turtur): sospensione del prelievo venatorio a seguito delle valutazioni di natura tecnica e giuridica effettuate;
- Allodola (Alauda arvensis): ai sensi del Piano di gestione nazionale, prelievo venatorio consentito dal 1° ottobre al 31 dicembre 2025, con limite massimo di carniere per cacciatore pari a 20 capi giornalieri e 50 stagionali; i prelievi fuori regione di residenza venatoria devono concorrere al carniere massimo totale di 50 capi previsto stagionalmente per cacciatore; esclusione della specie da quelle per le quali sono concesse giornate settimanali integrative di caccia da appostamento fisso dal 1° ottobre al 30 novembre 2025;
- Quaglia (Coturnix coturnix): prelievo venatorio consentito dal 21 settembre al 31 ottobre 2025, con limite massimo di carniere per cacciatore pari a 3 capi giornalieri e a 20 stagionali;
- Codone (Anas acuta): prelievo venatorio dal 21 settembre 2025 al 31 gennaio 2026, con riduzione del prelievo, nel periodo dal 21 al 31 gennaio 2026, alla sola forma da appostamento e riduzione del limite massimo di carniere per cacciatore a 5 capi giornalieri e 25 stagionali;
- Moriglione (Aythya ferina): in attuazione del Piano di gestione nazionale, riduzione del limite massimo di carniere per cacciatore a 2 capi giornalieri e 10 stagionali; determinazione di un limite massimo di prelievo stagionale a livello regionale pari a 260 capi; prelievo venatorio dal 21 settembre 2025 al 31 gennaio 2026, con riduzione del prelievo, nel periodo dal 21 al 31 gennaio 2026, alla sola forma da appostamento; monitoraggio giornaliero dell’andamento dei prelievi tramite una casella di posta elettronica regionale dedicata per evitare il superamento del limite massimo di carniere stagionale previsto a livello regionale; esclusione della specie da quelle per le quali sono concesse giornate settimanali integrative di caccia da appostamento fisso dal 1° ottobre al 30 novembre 2025;
- Moretta (Aythya fuligula): riduzione del periodo di prelievo venatorio dal 1° novembre 2025 al 20 gennaio 2026, nella sola forma da appostamento fisso; riduzione del limite massimo di carniere per cacciatore a 2 capi giornalieri e 5 stagionali; determinazione di un limite massimo di prelievo stagionale a livello regionale pari a 237 capi; prelievo riservato ai soli cacciatori di acquatici da appostamento fisso previo corso di formazione e relativa abilitazione; monitoraggio giornaliero dell’andamento dei prelievi tramite una casella di posta elettronica regionale dedicata per evitare il superamento del limite massimo di carniere stagionale previsto a livello regionale; esclusione della specie da quelle per le quali sono concesse giornate settimanali integrative di caccia da appostamento fisso dal 1° ottobre al 30 novembre 2025;
- Beccaccia (Scolopax rusticola): riduzione del periodo di prelievo venatorio dal 21 settembre 2025 al 20 gennaio 2026 e nel mese di gennaio 2026 prelievo venatorio consentito solo negli ATC e solo nelle giornate di sabato e domenica; riduzione del limite massimo di carniere per cacciatore a 2 capi giornalieri e 20 stagionali; attuazione del protocollo regionale Meteo Beccaccia in caso di condizioni ambientali sfavorevoli alla specie nei mesi di dicembre e gennaio;
- Anatidi (Alzavola, Canapiglia, Fischione , Germano reale, Marzaiola, Mestolone) e Rallidi (Folaga, Gallinella d’acqua, Porciglione : prelievo venatorio consentito dal 21 settembre 2025 al 31 gennaio 2026. Nel periodo dal 21 gennaio al 31 gennaio 2026, il prelievo è consentito solo da appostamento;
• Tordo sassello (Turdus iliacus): limite massimo di carniere stagionale pari a 150 capi per cacciatore;
Non è previsto nessun cambiamento ne riduzioni di carniere nei limiti massimi consentiti per le specie di:
Tordo bottaccio , Merlo , Colombaccio, Cornacchia grigia (Corvus cornix), Cornacchia nera, Gazza (Pica pica) e Ghiandaia (Garrulus glandarius), anche in accordo
con i richiamati pareri di ISPRA e del CTFVN, nonché per le specie Cesena (Turdus pilaris), Beccaccino e Frullino sulla base dell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
Su questo sito di Regione Lombardia si possono trovare e scaricare (da domani 11 giugno) tutte le info necessarie per conoscere nel dettaglio il calendario lombardo 25/26:
Addestramento cani – ISPRA afferma: “L’inizio dell’attività di addestramento cani previsto in alcune province al 23 agosto 2025 appare prematuro in quanto vi sono delle specie che non hanno ancora completato la fase riproduttiva o di dipendenza dei giovani. Inoltre, in quasi tutte le province lombarde è prevista la possibilità di allenare i cani da caccia di età inferiore ai 15 mesi anche nei mesi primaverili ed estivi, pertanto in palese contrasto con l’esigenza di tutelare la fauna selvatica durante la stagione riproduttiva.
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