Lombardia e Grandi Carnivori
Lombardia e Grandi Carnivori
Un rapporto per presenza nel 2024 – Prioritaria la tutela del mondo rurale nella gestione – lo afferma il cons. regionale lombardo Michele Schiavi
Lombardia e Grandi Carnivori – È stato presentato, durante un’audizione della Commissione Speciale Montagna presso il Consiglio Regionale della Lombardia, il Rapporto Grandi Carnivori 2024. Il documento, presentato annualmente alla Commissione, fornisce periodicamente i dati del monitoraggio della presenza dei c.d Grandi Carnivori (orso bruno, lupo, lince e sciacallo dorato) sul territorio regionale, analizzando le misure di prevenzione attuate e l’entità degli indennizzi erogati nell’anno di riferimento.
“Il Rapporto non fa altro che confermare quello che, insieme ad altri colleghi, evidenziamo da tempo” dichiara il consigliere regionale Michele Schiavi (FDI), “la presenza di grandi carnivori, e in particolare del lupo, in Regione Lombardia è un fenomeno in continua espansione, con inevitabili ricadute sul tessuto socio economico e sull’agricoltura e allevamento di montagna.”
Per quanto riguarda il lupo, nel 2024 sono stati rilevati in totale 2019 segni di presenza portando ad ipotizzare la presenza in Lombardia di 28 unità riproduttive accertate, 24 branchi e 4 coppie, e ulteriori 4 branchi e 1 coppia non confermati da accertare. Di queste 33 unità riproduttive, 25 sono esclusivamente in territorio lombardo e 8 sono condivise con le regioni italiane confinanti e con la Svizzera. Rispetto all’anno precedente le unità riproduttive minime sono passate da 25 nel 2023 a 28 nel 2024. Due nuovi branchi sono stati rilevati in Provincia di Bergamo, seconda provincia in Lombardia (dopo Brescia) per numero di danni da predazione avvenuti nel corso dell’anno.
“Si tratta di dati chiaramente parziali e sottostimati, come già evidenziato nella presentazione del Rapporto 2023” continua Schiavi, “motivo per cui abbiamo accolto con grande interesse l’annuncio dell’Assessore Comazzi dell’avvio delle procedure per l’acquisto di una APP da mettere a disposizione di tutti gli operatori del settore per facilitare le segnalazioni e mettere a sistema i dati in modo capillare. Continueremo a insistere, anche attraverso il Gruppo di Lavoro Grandi Carnivori, sull’importanza di avere dati aggiornati e corrispondenti il più possibile alla realtà, base fondamentale per qualsiasi intervento di controllo anche alla luce delle nuove disposizioni della normativa europea.”
Il 17 giugno infatti il Parlamento Europeo, in seguito a un complesso iter partito dalla Convenzione di Berna, ha votato per la modifica della Direttiva Habitat, recependo il declassamento del lupo da “rigorosamente protetto” a “protetto” e aprendo di fatto la strada a possibili interventi di gestione e contenimento numerico da parte degli Stati nazionali.
“Il confronto in Commissione, anche alla presenza dei referenti regionali dei Carabinieri Forestali, ha permesso di fare luce su diversi aspetti del fenomeno spesso oggetto di una narrazione fuorviante da parte del mondo animalista: nella terra lombarda troppo spesso definita “patria del bracconaggio” i casi effettivi di abbattimenti illeciti nel 2024 non superano il numero di due, a dimostrazione dell’enorme rispetto che i lombardi hanno per la natura e la biodiversità. Ringrazio i Carabinieri Forestali e tutte le forze dell’ordine coinvolte per il grande lavoro di tutela della legalità che ogni giorno fanno.
Come Fratelli d’Italia proseguiremo nel nostro impegno per avere dati certi e risposte concrete ai bisogni di un mondo rurale fortemente preoccupato e penalizzato dal diffondersi dei grandi carnivori: la tutela della pastorizia e dell’agricoltura di montagna deve essere la priorità nella gestione del fenomeno” conclude Schiavi.
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