LOMBARDIA CEMENTIFICATA: Brescia seconda per consumo di suolo
LOMBARDIA CEMENTIFICATA: Brescia seconda per consumo di suolo
Brescia e Lombardia, l’Allarme Rosso di Ispra: Il Cemento Divora 224 Campi da Calcio in un Anno
Milano-Brescia-Bergamo, l’asse più cementificato d’Italia: la provincia bresciana è la seconda in Lombardia per suolo irreversibilmente perso.
Il nuovo rapporto sul consumo di suolo di Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), sintetizzato da Legambiente Lombardia, accende un faro inquietante sulla cementificazione del territorio. I dati, riferiti al 2024, confermano una tendenza drammatica in Lombardia, con la provincia di Brescia in prima linea.
Lombardia sul podio nero nazionale
La Lombardia si posiziona come la seconda regione in Italia per incremento di suolo perso, con l’impressionante cifra di 834 ettari trasformati in modo irreversibile da superfici naturali e agricole ad aree artificiali. Peggio ha fatto solo l’Emilia Romagna, seguita a stretto giro dalla Puglia, a dimostrazione che il fenomeno dell’urbanizzazione disordinata è una piaga che affligge il Paese da Nord a Sud.
Questi numeri consolidano un primato negativo per la regione: il territorio lombardo continua a essere uno dei più cementificati a livello nazionale, con conseguenze dirette sulla vulnerabilità idrogeologica e la perdita di servizi ecosistemici fondamentali.
Brescia in prima linea: 224 campi da calcio persi
A livello provinciale, il quadro per Brescia è particolarmente allarmante. La provincia è risultata la seconda in Lombardia per consumo di suolo nell’ultimo anno, registrando un incremento netto di 160,74 ettari rispetto al 2023. Solo Milano ha fatto registrare dati peggiori in termini assoluti.
Per dare un’idea concreta della gravità dell’impatto, la superficie persa a Brescia equivale a circa 224 campi da calcio sottratti al territorio in appena dodici mesi. Si tratta di aree che non potranno più svolgere funzioni vitali come l’assorbimento dell’acqua piovana, la produzione agricola e l’habitat per la biodiversità.
L’asse logistico della cementificazione
Il rapporto evidenzia come la direttrice logistica che unisce i capoluoghi di Milano, Brescia e Bergamo si confermi il corridoio più cementificato della regione. Quest’area, polo economico e industriale trainante, assorbe da sola oltre la metà del suolo consumato in tutta la Lombardia.
La proliferazione di nuovi capannoni, infrastrutture logistiche e strade sta divorando terreni agricoli di elevata qualità, spesso a scapito della riqualificazione di aree industriali dismesse o della rigenerazione urbana del patrimonio esistente.
Si evidenzia come le normative regionali vigenti sul contenimento del consumo di suolo si siano dimostrate in gran parte inefficaci. L’incremento della cementificazione avviene in un contesto di decrescita demografica, evidenziando come le nuove costruzioni non siano dettate da reali esigenze abitative o di sviluppo sostenibile, ma spesso legate alla speculazione edilizia e alla logistica.
Di fronte a questo scenario, la richiesta di ambientalisti e urbanisti si fa urgente: serve un deciso cambio di passo, a partire da una Legge Nazionale che imponga l’obiettivo di “consumo di suolo zero” e che dirotti gli investimenti verso la riqualificazione dell’esistente, la rigenerazione urbana e la tutela del suolo come risorsa non rinnovabile e fondamentale per la sicurezza e la qualità della vita.
C&D
Fonte: Dati ISPRA
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