IN LOMBARDIA LEGGE ERADICAZIONE NUTRIA

IN LOMBARDIA

MAZZALI (FDI): APPROVATA IN CONSIGLIO REGIONALE MIA LEGGE PER ERADICAZIONEAPPROVATA IN CONSIGLIO REGIONALE  LEGGE PER ERADICAZIONE NUTRIA

In Lombardia si conta che vi siano oltre 1 milione di nutrie – i danni causati all’agricoltura sono ingienti – ogni anno sono causa anche di seri incidenti stradali

Barbara Mazzali

Più poteri agli enti locali e ampliamento delle modalità operative e degli strumenti per l’eradicazione delle nutrie. Questo è l’obiettivo del mio progetto di legge che oggi è stato approvato in Consiglio regionale: “Contenimento ed eradicazione della nutria”.

Verranno stanziati 500mila euro per il 2022 e altri 500mila euro per il 2023.

L’attuale situazione in Lombardia ci impone di non sottovalutare l’emergenza creata da questi animali invasivi che generano danni incalcolabili alle aziende agricole, alle arginature dei corpi idrici e alle strade. I danni stimati da Coldiretti, in base alle considerazioni dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, sono all’incirca di 17 milioni di euro e sono causati pressoché da 2 milioni di nutrie presenti sul territorio lombardo. Senza dimenticare che sono causa della perdita della biodiversità territoriale.

 

 

La mia legge prevede:

  • Nutrie – in Lombardia oltre 1ml – una vera criticità

    L’individuazione delle funzioni dei Comuni e l’obbligo di adottare tutte le misure necessarie al controllo della specie sul proprio territorio, compresi quelli che non sono ancora stati interessati dalla presenza di popolazioni stabili, al fine di limitarne l’espansione.

  • La possibilità di ricorrere al sotterramento nel caso di piccole quantità giornaliere e la possibilità di trattenere il capo catturato. Si introduce il riferimento che consente, in via eccezionale per i capi abbattuti con arma da fuoco nell’ambito dei piani di controllo, che possano essere lasciati in loco quando le condizioni dell’habitat non rendano possibile il recupero.
  • La necessità  che le Province organizzino la raccolta e lo smaltimento delle carcasse e che trasmettano alla Regione, entro il 31 maggio, di ogni anno, i dati raccolti.
  • L’ampliamento dei soggetti che vengono autorizzati al prelievo, previa formazione, anche le ditte di “pest control”, i proprietari, i conduttori e i loro familiari.
  • Un chiaro riferimento al ruolo delle Province, delle associazioni venatorie e agricole che si coordinano al fine di garantire, con cadenza almeno semestrale, appositi corsi di formazione.

L’ampia condivisione in Commissione e poi in Aula è la dimostrazione che il lavoro di confronto e di sintesi è stato realizzato nel migliore dei modi e che il problema è molto sentito. Era indispensabile rispondere alle richieste di aiuto dei nostri agricoltori e del territorio. Ringrazio l’assessore Caparini che, su mia richiesta, ha stanziato i fondi necessari.”

Lo dichiara Barbara Mazzali, consigliere regionale di FdI

 

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