Emergenza Nutrie a Ferrara: Il Piano 2025
Emergenza Nutrie a Ferrara: Il Piano 2025
Emergenza Nutrie a Ferrara: Il Piano 2025 punta su burocrazia zero e tecnologia
La Provincia di Ferrara alza il tiro contro la proliferazione delle nutrie. Con l’obiettivo di proteggere l’agricoltura e garantire la tenuta degli argini, il nuovo Piano di contenimento 2025 introduce novità sostanziali che puntano tutto su semplificazione amministrativa, nuovi strumenti operativi e una stretta sinergia con il territorio.
1. Addio moduli: ora basta una telefonata
La principale novità riguarda lo snellimento delle procedure. Per segnalare la presenza di esemplari o richiedere interventi, cittadini e agricoltori non dovranno più compilare complessi moduli cartacei.
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Segnalazione diretta: È sufficiente contattare la Polizia Provinciale ai numeri 0532.299982 o 0532.299977.
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Gestione Digitale: Per le associazioni agricole debutta un nuovo applicativo su piattaforma Google, gestito direttamente dagli agenti, che permette di abbattere i tempi di risposta e coordinare gli interventi in tempo reale.
2. Più strumenti e formazione per i “coadiutori”
Il braccio operativo del piano conta oggi su una rete di 345 operatori abilitati e attivi, con una riserva di altri 400 pronti a intervenire in caso di necessità mirate.
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Investimenti in attrezzature: La Provincia mette a disposizione circa 250 gabbie all’anno (un investimento recente di 20.000 euro).
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Sperimentazione .22: Continua l’uso del fucile calibro 22 in zone specifiche, supportato da corsi di formazione ad hoc riconosciuti dalla Regione Emilia-Romagna.
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Polizia Provinciale: Gli agenti sono stati dotati di arma lunga per interventi diretti di abbattimento più efficaci.
3. Presidio del territorio: l’ufficio di Codigoro
Per rispondere alle esigenze specifiche del Basso Ferrarese, l’area storicamente più colpita, la sede della Polizia Provinciale di Codigoro (via Riviera Cavallotti) ha istituito un giorno di ricevimento al pubblico. Un punto di ascolto fondamentale per agevolare chi opera sul campo nelle zone più critiche.
4. Una rete contro il dissesto idrogeologico
Il piano non agisce in isolamento. Il Presidente Daniele Garuti ha confermato il consolidamento della partnership con il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara per mappare i punti fragili dei canali. A questo si aggiunge il supporto politico e amministrativo dei 21 sindaci del territorio, che attraverso specifiche ordinanze permettono il controllo della specie anche nelle aree urbane, dove le competenze provinciali sarebbero altrimenti limitate.
I numeri del successo: Nell’ultimo anno, grazie a questa strategia integrata, sono stati rimossi circa 50.000 esemplari, un risultato che il Presidente Garuti ha già condiviso con Prefettura e Regione per sottolineare l’efficacia del modello ferrarese.
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