Ci siamo !

Ci siamo !

Pubblichiamo questo scritto che ci ha inviato un nostro lettore, un cacciatore appassionato, ancora capace di emozionarsi e vivere questi giorni che precedono l’apertura con quel sentimento e quella turbolenza che solo noi cacciatori sentiamo, nonostante tutti i problemi che ci assillano. 

Ci Siamo!  – La lunga attesa sta per concludersi, in molte regioni d’Italia si è già accesa la fiamma, qualcuno è già tornato ad assaporare nuove avventure. L’Italia è bella per questo, per le sue diversità, per la sua bellezza a volte crudele. La bellezza dei paesaggi, del territorio, della storia, della cucina e della cultura. La crudeltà
dell’urbanizzazione selvaggia, dell’ignoranza ambientalista e dei falsi politicanti da strapazzo che impongono leggi senza cognizione di causa facendo sì che la caccia inizi e finisca in periodi diversi anche se siamo sullo stesso territorio. Mah!
Ma guardiamo al bello, alle novità, alle emozioni ed ai ricordi che questa nuova stagione, nel bene e nel male, indubbiamente porterà dietro di sè.
E’ viva. La puoi sentire. Scorre nelle nostre vene anche se non ce ne accorgiamo, quando è il momento la avvertiamo, è lì che inizia a scalpitare nel nostro cuore e nella nostra mente la volontà indomabile di andare a caccia.
Io inizio a scrutare la fuciliera, assaporare gli odori dell’olio, dei vestiti, degli scarponi a notare uno sguardo diverso nel mio più fido amico.
Osservo con falsa indifferenza giberne e cartucce che sono lì ad aspettare, come pronte al risveglio dopo la lunga attesa. Passo le serate a ritrovarmi col pensiero in quei posti incantati, intrisi di bellezza, consci della cruenta danza della natura, che accettano la nostra educata presenza poiché ovvia e scontata. Gli alberi, la terra, il fiume, sono consapevoli della preda e dell’energia che il predatore spende per essa, è giusto così.

E’ questo l’equilibrio della natura.
Ma i miei pensieri non si soffermano al germano, alla beccaccia o al colombaccio, mi rendo conto che sono i particolari a riempire i miei pensieri, l’airone che lento e indisturbato sorvola il fiume di primo mattino in cerca di un posto più tranquillo per riposare, dei pettirossi che si rincorrono tra i cespugli mentre io aspetto il selvatico giusto, del merlo che attraversa indispettito e chioccolante il fiume e degli alberi che iniziano il loro lento lasciar cadere le foglie per far posto all’autunno.
Oh, sono tante le emozioni mentre scrivo, non è il desiderio di uccidere, non siamo killer, assassini o criminali, ma è il desiderio di ritrovare gli amici, il colore della rugiada del mattino, l’odore delle foglie colpite dal sole in una giornata di fine estate, di ascoltare il canto della natura e del silenzio prima dell’alba. Si, perché il silenzio prima dell’alba canta, non siamo in molti a riuscire ad ascoltarlo, è un canto fragoroso pieno di vita e di fervore.
Ecco, sono tutti i preliminari di contorno che rendono unica la nostra passione. Ovvio, ci si aspetta di far carniere, la volontà di conquistare il selvatico e di confrontarsi con esso è indubbiamente l’atto finale dell’azione di caccia, la soddisfazione di averlo in tavola è il massimo dell’onore che possiamo e dobbiamo dargli. E’ importante che se in noi è presente quel fuoco di andare a caccia dobbiamo farlo con etica, con passione e soprattutto con rispetto.
Chiunque può sparare ma non tutti possono essere o saranno mai dei cacciatori!
Ho sempre sostenuto che la caccia, in tutte le sue forme e tradizioni se esercitata nel giusto modo e con misura – in questo, gli altri paesi europei in primis l’Inghilterra sono in un’altra dimensione – è sempre corretta ed utile al territorio.
Noi abbiamo l’obbligo di continuare a dimostrarlo, a distinguersi nettamente dai bracconieri e da chi, sotto mentite spoglie, non si comporta correttamente e fa danno alla caccia.
Ci siamo ! In bocca al lupo a tutti per la prossima e ormai imminente stagione venatoria!!

Danilo Micali

Condividi l'articolo sui social!

Lascia un commento

required

required

optional


Caccia al tordo da capanno

Caccia al tordo da capanno Condividi l’articolo sui social!

CACCIA AL TORDO: LA TRADIZIONE CONTINUA

CACCIA AL TORDO: LA TRADIZIONE CONTINUA In questa puntata una bella mattina di passo- La caccia da appostamento rappresenta una tradizione delle valli Bresciane dove ancora “resistono” circa 7000 cacciatori. Una Tradizione che si tramanda da padre in figlio Condividi l’articolo sui social!

CACCIA ALLA CORNACCHIA NEL VERCELLESE

CACCIA ALLA CORNACCHIA NEL VERCELLESE   CACCIA ALLA CORNACCHIA NEL VERCELLESE – Con Roberto Ardesi e i suoi richiami a bocca ci siamo dedicati a questa caccia particolarmente difficile. I richiami prodotti da RA Call sono una vera eccellenza nel settore. Prodotti artigianalmente rappresentano il frutto di lunghi studi e prove sul campo. C&D Condividi l’articolo sui social!

RICORDI DI CACCIA ALLA BARAGGIA

RICORDI DI CACCIA ALLA BARAGGIA – In questo video abbiamo voluto ripercorre alcuni dei bellissimi momenti trascorsi alla Baraggia, l’Azienda Agrituristico Venatoria che Antonio Orizio con il suo staff gestisce in maniera professionale. Il classico terreno della baraggia biellese, l’ottima selvaggina e la grande passione C&D Condividi l’articolo sui social!