Lombardia: finalmente la delibera “anellini”
Lombardia: finalmente la delibera “anellini” …con la bugna
Ci dicono che è meglio di niente ma alla fine è una sconfitta politica: vanno contro il benessere animale
Un tipo di anellino fortemente contestato negli anni passati da chi ora lo ha accettato – Ci sono voluti 7 mesi di attesa per un ritorno al passato !

In sintesi:
– non potranno più essere utilizzati anelli circolari in alluminio. Pertanto quelli attualmente al tarso dei nostri uccelli dovranno essere sostituiti dall’anello regionale, la c.d. “bugna”;
– continueranno a essere validi gli anelli in acciaio e in duralluminio;
– per i nuovi nati (pulli) oltre agli anelli circolari in acciaio e duralluminio si potrà utilizzare, ai fini del benessere animale, anche la faccetta plastica purché ne venga certificata l’inamovibilità da un laboratorio di prove accreditato.
Di seguito pubblichiamo le dichiarazioni dei tre consiglieri di maggioranza che hanno sostenuto la causa degli anellini: Bravo, Macconi e Massardi
Pur esprimendo soddisfazione si legge tra le righe la diversa interpretazione del risultato. Chi plaude e pensa alle deroghe, chi ringrazia e chi mantiene un profilo basso.
Carlo Bravo (FdI): primo firmatario nel luglio 2023 dell’emendamento con cui è stato riscritto l’articolo 26 della legge regionale n. 26/93, che disciplina la detenzione e l’utilizzo dei richiami vivi per la caccia in Lombardia e che, ad oggi, era in attesa di un provvedimento attuativo – “Esprimo soddisfazione per l’approvazione di questo provvedimento che contiene disposizioni chiare ed alcune importanti novità, che restituiranno finalmente certezze a questa tradizionale forma di caccia radicata sul territorio di regione Lombardia – un provvedimento fortemente atteso, per cui il mio impegno in questi mesi è stato incessante e che rivendico con soddisfazione perché rappresenta uno degli impegni prioritari della mia campagna elettorale. Ringrazio l’Assessore regionale all’agricoltura Alessandro Beduschi per il lavoro che ha svolto in questi mesi e per aver ottenuto l’approvazione di questo provvedimento, su cui, già dai prossimi giorni, sarà fondamentale lavorare per garantire la fornitura dei nuovi contrassegni entro la prossima stagione venatoria, grazie ai fondi già stanziati a bilancio: 200 milioni di euro”.
Pietro Macconi (FdI): Pur plaudendo il risultato evidenzia una criticità – «Dopo quasi due anni di intensa attività politica, si è giunti finalmente a rendere operativa la modifica della legge 26/93 riguardante gli “anellini. Possiamo considerare la delibera un successo, visto che il 98% delle richieste avanzate dal mondo venatorio sono state recepite nella delibera di giunta. La perfezione sarebbe stata ottenere le fascette di plastica rispetto alle “bugne” in alluminio. Si tratta comunque di un buon risultato ottenuto con il coinvolgimento dei livelli politici e dirigenziali, a partire dal presidente Fontana, che hanno dato e daranno i loro frutti. Ora i roccoli e le deroghe sono il nostro prossimo e raggiungibile obiettivo.» – questo il commento del Consigliere regionale Pietro Macconi.
Floriano Massardi (Lega) : senza esprimere pareri e ringraziamenti ma mantenendosi sulla questione tecnica -” Finalmente dopo oltre un anno e mezzo, e molte mie sollecitazioni, è stata approvata dalla giunta lombarda la delibera, che contiene le disposizioni attuative circa gli anelli posti al tarso degli uccellini. Il testo prevede infatti che in Lombardia non potranno più essere utilizzati anelli circolari (cilindri interi) in alluminio. Pertanto, quelli attualmente al tarso degli uccelli dovranno essere sostituiti dal nuovo sigillo regionale, la fascetta metallica (c.d. “bugna”). Per i nuovi nati (pulli), invece, oltre agli anelli circolari in acciaio si potrà utilizzare, per garantire il benessere animale, anche la faccetta plastica purché ne venga certificata l’inamovibilità da un laboratorio di prove accreditato. Bene quindi l’approvazione di questo fondamentale testo, unico nel panorama regionale italiano, volto a promuovere il benessere animale. Infatti, queste fascette di plastica, a differenza di quelle metalliche, non danneggiano il tarso degli uccelli, sono inamovibili e verranno certificate tali dallo stesso produttore.
C&D
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