Unione Europea : madre o matrigna ?
Unione Europea : madre o matrigna ?
Unione Europa . Si al vino annacquato e alle camole , NO allo spiedo !
Unione Europea … -Non è una questione politica, non si tratta di essere europeisti o di non esserlo, ma troppe volte si fa fatica a comprendere. Talvolta ci tocca subire decisioni o prese di posizione che sono senza senso e vanno contro le nostre attese e contro logica.
Detto questo vorremmo commentare due novità destinate a fare discutere: la prima è la proposta di “annacquare il vino” , la seconda la commercializzazione alimentare delle camole della farina… ovvero farci mangiare gl’insetti.
Come dicono le associazioni di categoria, Coldiretti e Confagricoltura, il vino non è acqua e se la proposta dell’ Unione Europea è quella di combattere il fenomeno sempre più dilagante dell’ alcolismo nel mondo giovanile questa non è certo la strada da percorrere.
Così facendo si creerebbe un danno di grande portata economica al settore vitivinicolo e quindi all’esportazione dei pregiati vini italiani, oltre che all’immagine di un settore che rappresenta una vera eccellenza per il nostro “made in Italy” . Pensiamo solo per un momento di allungare con l’acqua un buon Chianti piuttosto che ha un Prosecco veneto o ad un Franciacorta, andremmo a svilire delle DOP e delle DOCG mettendo a repentaglio non solo il gusto e la tradizione dei nostri buoni vini, ma il lavoro e l’occupazione di moltissime persone.
Unione Europea…. – La lotta all’alcolismo, se è questo il punto, giovanile non si fa mettendo il cappio al collo ad un settore trainante, ma semmai attraverso campagne di sensibilizzazione e di educazione civica. Non è annacquando il vino che si risolve il problema perché così facendo si dovrebbe intervenire sulla buona birra tedesca o belga, senza contare che il vero abuso dei giovani è quello dei superalcolici.
La speranza è che questa proposta non trovi nessun tipo di riscontro ma soprattutto che i politici di riferimento, Governo e Parlamento europeo, e le associazioni di categoria ergano le barricate e facciano una seria opposizione a quella che potrebbe essere una vergognosa minaccia.
Sulla seconda questione potremmo dire che ognuno è libero di mangiare le proteine che vuole, camole e cavallette comprese, poi sarà il libero consumatore a scegliere cosa mettere nel piatto. Questo però significa che anche lo spiedo, la famosa polenta con gli uccelli, possa essere di nuovo commercializzata e servita nei ristoranti della buona tradizione gastronomica.
Unione Europea …-Per pensarla male credo che dietro tutto questo ci sia un progetto ben preciso, che è quello di colpire l’ Italia imponendo misure che poi favoriscano l’importazione di cibi e bevande da altri paesi, surrogati dei buoni prodotti italiani. A questo proposito citiamo il Farm to Fork, dalla fattoria alla tavola, che ha come obbiettivo quello di valorizzare il cibo locale. Un piano ambizioso che ha l’obiettivo di cambiare il sistema agroalimentare in modo tale da garantire ai cittadini europei l’accesso a cibi sani e sostenibili, affrontare i cambiamenti climatici e salvaguardare la biodiversità ed assicurare un giusto compenso alla filiera. Il tutto con un occhio di riguardo al biologico. Ebbene se queste sono le premesse si tratta di un progetto azzoppato.
Michele Casale – antropologo e naturalista e nostro collaboratore
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at 15:54
Credo che questi europeisti, hanno bisogno di una visita psichiatrica urgente;ammeso che il vino si fà anche con l’uva,come diceva anni fà un noto sofisticatore beccato dai NAS,però io le camole della farina le uso solo per pasturare i pesci che pesco,se qualche vegano/venusiano, vuole mangiarle faccia pure,affari suoi,non devono cercare di imporlo ad altri”DEMENTI”!!!!!!!!!!