Percezione della Caccia in Italia: Un Quadro Preoccupante

Percezione della Caccia in Italia: Un Quadro Preoccupante

Due sondaggi commissionati dalla Fondazione Capellino (ente per la salvaguardia della biosfera) a Ipsos e all’Istituto Piepoli (su un campione di 1.000 interviste) riguardanti la percezione della caccia tra gli italiani. L’autore sottolinea la necessità di un’analisi approfondita di questi dati.

 

Percezione della Caccia in Italia: Un Quadro Preoccupante

 La Fondazione Capellino ha demandato a Ipsos e Istituto Piepoli due sondaggi per esplorare la percezione della caccia in Italia. I risultati rivelano un quadro complesso e in parte preoccupante, che merita un’analisi approfondita.

Sondaggio Ipsos: Una Visione di Insicurezza e Critica

Secondo il sondaggio condotto da Ipsos, una netta maggioranza degli italiani esprime preoccupazioni riguardo alla caccia:

  • Sicurezza: L’85% degli intervistati non si sente sicuro a frequentare boschi e sentieri durante la stagione di caccia.

  • Disturbo Ambientale: L’81% ritiene che la presenza dei cacciatori disturbi la quiete e il comportamento naturale degli animali.

  • Biodiversità a Rischio: Il 68% è convinto che, anche se regolamentata, la caccia possa mettere a rischio la biodiversità.

  • Questioni Etiche: Il 78% trova la caccia eticamente inaccettabile a causa di ferimenti e inseguimenti.

Nonostante queste preoccupazioni, il 39% crede che, se svolta in modo sostenibile e sicuro, la caccia debba essere rispettata come parte della tradizione italiana. Tuttavia, il 56% riconosce la sua efficacia nella gestione delle specie in sovrannumero e nella riduzione dei danni all’agricoltura.

Opinione sulla Legislazione e la Riforma

La percezione della legge 157/92 varia tra gli italiani:

  • Valutazione della Legge: Il 36% la giudica sufficiente, mentre il 35% la considera ottima. Questo apprezzamento è più forte tra gli uomini, i giovani tra i 18 e i 30 anni, gli abitanti del sud e delle aree rurali, e chi vota a destra.

  • Consapevolezza della Riforma: Sei italiani su dieci non sono a conoscenza della riforma della legge sulla caccia in corso al Senato. Solo un terzo ha sentito parlare del ddl 1552. Una volta informati, il 61% degli intervistati esprime un’opinione negativa sulla riforma, con percentuali più alte tra le donne, gli anziani, chi vive nel nord-est o in città, chi vota a sinistra e chi ha un titolo di studio medio o alto.

Sondaggio Piepoli: Limitazioni e Abolizione

L’Istituto Piepoli offre ulteriori spunti:

  • Limitazioni della Caccia: Il 32% degli italiani ritiene che la caccia debba essere limitata a pochi casi d’emergenza, mentre il 25% pensa che debba essere abolita completamente, con una considerevole maggioranza tra le donne.

  • Specie Protette: Il 71% è contrario alla caccia di specie attualmente protette.

Motivi di Opposizione

Chi si oppone alla caccia lo fa principalmente per:

  • Diritti degli Animali: Difesa dei diritti degli animali (84%).

  • Conservazione della Biodiversità: Protezione della biodiversità ed ecosistemi (82%).

  • Sicurezza: Preoccupazione per la sicurezza nelle aree rurali e urbane (81%).

  • Turismo Alternativo: Promozione di un turismo naturalistico alternativo (73%).

  • Petizioni: Disponibilità a firmare petizioni per chiedere restrizioni e divieti (77%).

Conclusioni

Infine, il sondaggio rivela un aumento della percentuale di contrari (70%) alla riforma proposta dal centrodestra. Tuttavia, il 39% dei giovani tra i 18 e i 34 anni si dichiara favorevole, suggerendo un possibile cambiamento generazionale nella percezione della caccia.

Questi dati offrono un quadro complesso e articolato che sarà certamente al centro del dibattito a Genova, ponendo importanti domande sul futuro della caccia in Italia e sulle sue implicazioni sociali ed ecologiche.

Fonti: IPSOS – Piepoli

 

 

 

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