OKKUPAZIONE: ecco cosa sanno fare le sinistre anticaccia
OKKUPAZIONE: ecco cosa sanno fare le sinistre anticaccia
Un gesto indegno, una sceneggiata che ha messo in rilievo l’incapacità di dialogo e la frustrazione delle opposizioni
Andiamo con ordine.
Nel pomeriggio il Tar di Milano ordinanza TAR (3) aveva respinto la richiesta di sospensiva della delibera di Regione Lombardia che autorizzava il prelievo in deroga d i storno e fringuello perché risultato carente il requisito di giudizio grave e irreparabile, ma soprattutto perché sostenuta dal parere positivo di ISPRA che dopo una lunga battaglia e grazie alla Liguria aveva dovuto cedere sul fronte delle piccole quantità. Che facciano pure ricorso al Consiglio di Stato questi anticaccia da salotto, ma si rendano conto che la “delibera” lombarda parte appunto da questi due piedistalli importanti: parere ISPRA (piccola quantità) e TAR che ha negato la sospensiva richiesta. Ora dopo 14 anni di attesa, di lunga attesa e di battaglie, seppur in minima quantità il FRINGUELLO ritorna in deroga.
Poi la seconda cosa, non meno importante ma sicuramente più grave, è stata l’okkupazione delle sinistre dell’aula consiliare di regione Lombardia dove ieri in serata era previsto il voto alla delibera che avrebbe concesso la riapertura dei valichi, consentendo ai cacciatori di tornare a caccia a casa loro. Una “delibera” regionale frutto di una legge dello Stato: il DDL Montagna. Ebbene intorno alla 22 è andata in onda la sceneggiata. Privi di argomentazioni e incapaci di un confronto sano, i consiglieri PD, M5S e VeS, hanno scelto di fare quello che gli risulta più facile e come fosse un ritorno al passato hanno occupato l’aula. Del resto lo avevamo visto proprio la sera prima, a Milano, quando marciando per la pace si è andati ad occupare la stazione Centrale. Okkupazione e menar di mani è stato un attimo, con 60 agenti feriti.
Il voto alla delibera sui valichi è stato rimandato a questo pomeriggio alle 17 e qui bisogna fare un plauso e dire grazie alla politica che si è battuta e che si sta battendo, fra mille insidie e paletti vari, per farci andare a caccia nel rispetto delle leggi e delle normative europee. Questa è la dimostrazione che la scelta di votare e portare in Regione i cacciatori e chi è vicino al nostro mondo è stata vincente e lo sarà fino al termine della Legislatura. Restiamo uniti perché è l’unico mezzo che abbiamo per contrastare chi non vuole farci andare a caccia e chi vorrebbe seppellire la nostra passione. Impugneranno anche questa delibera, va bene, lo sappiamo, ma grazie allo studio compiuto dai legali di regione Lombardia e dai legali messi a disposizione di alcune associazioni, essendo figlia di una legge nazionale sarà difficile batterla.
C&D – G.De Maria
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