Fondazione Capellino: via alla Commissione per la legge sulla caccia

Fondazione Capellino: via alla Commissione per la legge sulla caccia

Ma non risponde ai quesiti posti da Fondazione Una sulla certificazione e qualità dei prodotti commercializzati per l’alimentazione dei cani … . 

 

MILANO – La Fondazione Capellino , forte dei risultati emersi dai sondaggi commissionati a istituti di ricerca di rilievo come Ipsos e Istituto Piepoli, ha annunciato l’istituzione di una propria Commissione Tecnica dedicata alla riforma della normativa sulla caccia.

Dopo aver inviato ai parlamentari i dati che riflettono l’opinione pubblica sul tema e aver reiterato la richiesta di ritiro del Ddl Malan, la Fondazione compie un passo deciso, puntando a elevare il dibattito su basi rigorosamente scientifiche.

 

L’Obiettivo: Interesse Collettivo e Base Scientifica

L’iniziativa nasce dalla convinzione che il Paese fatichi a reperire informazioni oggettive e utili per approfondire una materia così complessa. L’obiettivo primario della nuova commissione è, infatti, quello di:

  • Analizzare la situazione attuale della normativa venatoria.
  • Identificare le reali esigenze di gestione del territorio e della fauna selvatica.
  • Produrre un documento di sintesi basato sui principi guida dell’interesse collettivo e della tutela del patrimonio naturale.

 

“Non vogliamo abolire la Caccia”

A chiarire la posizione della Fondazione è il suo presidente, Pier Giovanni Capellino, che tiene a specificare la natura non abolizionista dell’intervento:

“La nostra intenzione non è abolire la caccia, ma intervenire con urgenza affinché [le eventuali modifiche] non aggravino gli effetti negativi e inaccettabili di un’attività che incide in modo irreversibile sulla biodiversità e sull’equilibrio ambientale.”

Il lavoro della Commissione si concentrerà dunque sull’elaborazione di proposte che possano bilanciare le attività umane con la necessità di proteggere il patrimonio faunistico nazionale, cercando soluzioni che non compromettano ulteriormente l’ecosistema. L’istituzione di questo organismo tecnico mira a fornire al Parlamento e all’opinione pubblica un supporto analitico fondamentale per una riforma della legge che sia sostenibile e che tuteli l’interesse generale.

Nel frattempo il mondo venatorio, che si sta organizzando per controbattere a livello nazionale il famoso spot di Almo Nature, è in attesa di risposte dopo i quesiti posti sulla qualità dei mangimi  per cani commercializzati.

 

C&D –

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