DDL caccia : oltre 2000 gli emendamenti delle opposizioni
DDL caccia : oltre 2000 gli emendamenti delle opposizioni
Da una parte il M5S che mira alla chiusura totale e al ritiro del DDL, dall’altra si registra un apertura del PD al confronto – ora se ne riparlerà dopo la metà di settembre…. e i tempi si allungano.
Per l’esattezza sono 2084 gli emendamenti presentati contro il DDL per la modifica della 157/92, di cui oltre un migliaio presentatati dai pentastellati: questo dimostra come il Movimento 5 Stelle stia adottando una strategia di ostruzionismo contro la proposta di riforma della legge sulla caccia, promossa dalla maggioranza di centrodestra. In particolare, i senatori del Movimento hanno già iniziato a presentare numerosi emendamenti, illustrandoli e prospettando un’ostilità che mira a bloccare o ritardare l’approvazione del ddl, anche attraverso il voto singolo di ciascun emendamento.
Dalle opposizioni :
L’opposizione dura si manifesta anche nel linguaggio usato: Alessandra Maiorino ha definito la riforma come uno “scambio elettorale” con i cacciatori e ha criticato l’inclusione della caccia nelle pratiche di gestione della fauna come un’operazione di deregulation, considerata incostituzionale. La discussione si incentrerebbe così più su questioni di merito e principi che sulla reale analisi tecnica del provvedimento.
Il Movimento 5 Stelle sembra preferire chiedere il ritiro del ddl, sostenendo che i beneficiari della riforma sono individuabili con certezza e che invece la maggior parte della popolazione non è favorevole alla caccia. Questo atteggiamento riflette una posizione di forte opposizione, più incentrata sulla pressione politica e sull’ostruzionismo che su un dibattito tecnico.
Dall’altra parte, il Partito Democratico, pur contrario, invita al confronto e alla ricerca di una proposta condivisa che tenga conto delle diversità territoriali e favorisca un dialogo costruttivo. La richiesta di un dibattito basato su dati scientifici e privo di condizionamenti emotivi emerge anche dalle parole di Luigi Spagnolli, che sottolinea l’importanza di affrontare la questione in modo equilibrato, evitando contrapposizioni ideologiche tra conservazione e caccia.
Le finalità:
In conclusione, mentre il Movimento 5 Stelle si impegna in una strategia di ostruzionismo e di pressione politica, le altre forze politiche auspicano un confronto più serio e scientifico, che possa portare a una discussione equilibrata e costruttiva sul tema della riforma della legge sulla caccia. Di certo è che il tutto è stato rimandato dopo la metà di settembre.
C&D
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