ARCI CACCIA: aspettative e preoccupazione modifica 157

ARCI CACCIA: aspettative e preoccupazione modifica 157

LA REVISIONE DELLA LEGGE SULLA CACCIA_ ASPETTATIVE, PERPLESSITÀ E PERCORSI COMPLESSI

Arci caccia

Una sintesi dettagliata sulla situazione attuale riguardante la riforma della legge 157/92 sulla caccia in Italia, evidenziando vari aspetti politici, legislativi e pratici.

Ecco i punti principali:

  1. Situazione normativa e politica:
    • La prima riunione della Commissione Attività produttive del Senato si è tenuta il 3 luglio, avviando il percorso di aggiornamento della legge.
    • La riforma, inizialmente annunciata dal Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, è stata presentata ufficialmente al Consiglio dei Ministri come schema di disegno di legge, preferendo questa strada rispetto all’inserimento nel Collegato alla legge finanziaria.
    • Il percorso parlamentare è complesso: le Commissioni Ambiente e Industria del Senato elaboreranno il testo definitivo, che poi sarà sottoposto all’approvazione dell’aula, senza possibilità di emendamenti in aula, il che potrebbe rallentare o bloccare l’approvazione.
    • Vi sono divergenze tra le diverse forze politiche e timori riguardo alle direttive europeeUccelli” e “Habitat”, oltre alla crescente pressione pubblica e dalle iniziative popolari contro la caccia.
  2. Strategia del Governo:
    • Si nota un cambio di strategia: dal affidare la riforma al Parlamento, si preferisce ora un percorso più lungo e incerto, rischiando di posticipare la stagione venatoria.
    • ARCI Caccia ritiene che il Parlamento dovrebbe essere il principale luogo di discussione, anche suggerendo di partire dalla relazione sullo stato di applicazione della legge attuale.
  3. Posizione di ARCI Caccia:
    • Opposizione ferrea a modifiche che possano snaturare il ruolo del cacciatore, da semplice appassionato a “cliente”, e a proposte che favoriscano la costituzione di aziende faunistico-venatorie o agrituristico-venatorie, che potrebbero rendere la caccia più esclusiva e costosa.
    • Sottolinea che la caccia non deve essere un’attività di integrazione al reddito per gli agricoltori, ma deve collaborare con loro per la gestione della fauna e la prevenzione dei danni.
    • Rifiuta l’idea di trasformare gli istituti privati in imprese, considerandola una possibile elusione dell’art.842 del Codice Civile e un’alterazione della legge 157/92.
  4. Richiede che negli ATC (Ambiti Territoriali di Caccia) siano rappresentate tutte le associazioni riconosciute e non solo alcune, come l’ENCI, e che la gestione venga fatta su base territoriale più piccola, per una migliore efficacia.
  5. Gestione della fauna e specie cacciabili:
    • Si propone di inserire tra le specie cacciabili anche quelle che non presentano problemi di sostenibilità numerica e che causano danni agli agricoltori.
    • Sulla regolamentazione degli strumenti, si auspica un uso più controllato dei visori notturni e il ritorno alla chiusura della caccia di selezione al cinghiale un’ora dopo il tramonto, per evitare disparità tra i cacciatori e limitare il bracconaggio.
  6. Percezione e propaganda:
    • ARCI Caccia ritiene che le campagne animaliste siano mal indirizzate, sottolineando che la riforma non mira ad aumentare le possibilità di caccia, né modifica l’attività in modo sostanziale rispetto a quanto richiesto dal mondo venatorio.
    • Ribadisce che la caccia deve rimanere un’attività di interesse pubblico e che il patrimonio faunistico deve essere tutelato come bene dello Stato.
    • Si impegna a partecipare alle prossime audizioni e riunioni per contribuire a una riforma equilibrata e condivisa.

In sintesi, ARCI Caccia si oppone a modifiche che possano alterare la natura della caccia come attività gestionale e di tutela ambientale, chiedendo trasparenza, rappresentanza equa e rispetto delle normative europee e nazionali. La posizione rimane ferma nel tutelare il ruolo dei cacciatori come gestori responsabili della fauna e della biodiversità.

Fonte: Arci Caccia – LA REVISIONE DELLA LEGGE SULLA CACCIA_ ASPETTATIVE, PERPLESSITÀ E PERCORSI COMPLESSI

C&D

 

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