Altro grave episodio di predazione da lupi

Altro grave episodio di predazione da lupi

Nel frattempo c’è chi scrive ad onorevoli e senatori per chiedere attenzione e tutela di questo grande carnivoro, quasi invocando una sanzione europea (Direttiva Habitat) alla nazione. Nessuno però tutela gli allevatori e l’economia di montagna. Tutti zitti gli ambientalisti da salotto.

Sempre più frequenti gli attacchi dei lupi

Grave episodio di predazione notturna di asini da parte dei lupi nella zona di Patigno, nel comune di Zeri, in provincia della Spezia. Durante una notte, i lupi sono riusciti a scavalcare la recinzione di un allevamento, divorando sei asini e lasciando solo un cumulo di ossa e pochi brandelli di carne. Solo un cucciolo si è salvato, nascosto tra i rovi e al riparo dalla vista dei predatori. Questo evento rappresenta un danno significativo per l’allevatrice e una preoccupante escalation nel comportamento dei lupi, che stanno assumendo un’audacia sempre maggiore, come testimoniato anche da un episodio recente in cui un vicino ha visto sbranare due pecore in pieno giorno. La situazione sta generando un forte allarme nella comunità montana, già provata da precedenti attacchi, e rischia di mettere in crisi l’economia e la sopravvivenza degli allevatori locali. La crescente aggressività dei lupi e la loro presenza sempre più temuta rappresentano una sfida importante per la gestione del territorio e la tutela delle attività agricole e zootecniche nella zona.

Di fatto non passa giorno che non venga segnalato un episodio di predazione. Allevatori, agricoltori e frequentatori della montagna, ma ormai anche nelle pianure, sono allarmati e impauriti. E’ giunta l’ora che anche l’Italia recepisca e applichi il declassamento, del lupo da “specie particolarmente protetta a specie protetta” dando la possibilità a chi ne ha competenza di agire.

fonte: www.cittadellaspezia.com

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