ACL (Associazione Cacciatori Lombardi) opera per l’unità e non per le divisioni.

Dopo la notizia da noi pubblicata sulla possibile nascita di una “confederazione” fra alcune associazioni l’ACL attraverso questo comunicato si smarca, ribandendo di non farne parte in alcun modo. Nel testo però si legge della necessità, nei modi e tempi opportuni, di una unione di tutte le bandiere offrendo, così traspare, la disponibilità ad un progetto globale della caccia.

Comunicato ACL

L’associazione cacciatori lombardi pur mantenendo la propria identità e la propria autonomiaè fermamente convinta che la difesa dell’attività venatoria passi per l’unità ass0cciativa. Il frazionamento in una miriade di associazioni le indebolisce ma sopratutto per anni e servito come alibi, come scusa, da parte dei Governi che si sono succeduti e della politica per non affrontare in maniera organica il problema della caccia e delle Leggi che la regolano. Ci riferiamo in particolare alla Legge quadro 157/92 per adeguarla all’Europa. Così come le varie Leggi Regionali nonché il TULPS. Vorremmo fugare qualsiasi dubbio al riguardo, visto che si rincorrono voci e rumors in merito a manovre tese alla aggregazione associativa di alcuna associazioni tra cui la nostra. L’unica unità annunciata e sinora non portata a termine riguarda altre associazioni venatorie e per ora non ancora la nostra. Se i vertici delle associazioni venatorie a tutti i livelli non apriranno le assise, fissando gli Stati Generali della caccia, e si parleranno tra loro senza pregiudizi e veti incrociati, allora finalmente si capirà chi vuole l’unità e chi no. Noi che parliamo con la base dei cacciatori, anche quella delle altre associazioni abbiamo capito che la nostra gente ci chiede e viole l’unità al più presto senza SE e senza MA. Ne è una riprova la partecipazione spontanea alle manifestazioni indette dal comitato dell’orgoglio venatorio, ove dai filmati e dalle foto diffuse, spiccano i vessilli e le bandiere di tutte le associazioni venatorie, riconosciute e non. Vi è quindi la necessità improrogabile di avviare un processo che veda confluire in una grande ed unica grande famiglia i cui componenti, parafrasando il calcio non giochino per questa o per quell’altro squadra ma si impegnino a giocare nella nazionale della caccia.

Brescia 7 agosto 2014fringuello

Ufficio Stampa ACL

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