Arci Caccia spiega cosa è successo in Consiglio Regionale Lombardia
ARCI CACCIA : “Violato il regolamento”
Riceviamo e pubblichiamo :

La sinistra occupa l’aula del Consiglio Regionale lombardo
Viviamo una stagione di radicali incomprensioni e di comunicazioni propagandistiche e gravemente fuorvianti.
Una stagione che sta costruendo un piano inclinato verso una involuzione della nostra Democrazia, verso un modello di Democratura (una via di mezzo tra la democrazia e la Dittatura).
Anche il Consiglio regionale rischia questa piegatura, da 30 anni governato da una maggioranza che si è convinta che l’Istituzione della Regione sia sua e non che gli sia stata affidata temporaneamente, compie ogni giorno di più forzature alle regole della convivenza.
Questa settimana è esattamente successo questo.
Ovvero
lunedì in Commissione Agricoltura è stato licenziato un provvedimento (condivisivile o meno nel merito poco conta in questo ragionamento)
in totale violazione del Regolamento del consiglio. Regolamento che all’art. 31 prevede che i consiglieri abbiano
la convocazione e i testi del provvedimento almeno 3 giorni prima e in caso di convocazione d’urgenza non meno di 24 ore prima. Questo non è avvenuto.
I testi sono stati comunicati pochi minuti prima della seduta. Il testo è stato licenziato nonostante il monito degli stessi funzionari. Un
testo che aveva quindi un
vulnus di legittimita’ per violazione delle procedure previste. Incurante il Presidente della commissione (dopo aver violato il Regolamento) ha formalmente chiesto al
Presidente del Consiglio regionale che il provvedimento venisse calendarizzato il giorno successivo (martedì). Il Presidente della Commissione violatore del Regolamento
ha chiesto formalmente una calendarizzazione d’urgenza anzichè riconvocare la commissione e poi semmai chiedere la calendarizzazione dell’Aula consigliare per esempio nella giornata di giovedì. C’era la soluzione semplice e lineare. Perchè invece forzare e violare il Regolamento che è a presidio dei cittadini e dei consiglieri? Perchè
a tutti deve essere chiaro,
oggi si viola sulla caccia, domani sulla Sanità e poi su qualunque altro provvedimento importante per i cittadini.
Cosa insegniamo alla nostra comunità che a seconda delle convenienze si possono violare le Regole? Da qui la reazione di numerosi esponenti del csx. Forte sì ma anche sanzionata da due giorni di espulsione.

Ma il tema rimane.
Peraltro, voglio aggiungere che il mondo venatorio (al quale personalmente mi sento vicino e di cui condivido il diritto di esercitarlo) pensa di essere più tutelato da chi continua a fare forzature, poi duramente sanzionate dai Tribunali amministrativi o prova ad affidarsi come nel passato a chi costruisce provvedimenti più solidi?
In ogni caso le Regole che presidiano il formarsi delle leggi e dei provvedimenti che tutelano gli interessi ed i diritti di tutti non possono essere scavalcate.
Mi sovviene quanto ammoniva un saggio, Mino Martinazzoli affermava che la maggioranza ha ragione di governare ma non ha ragione perchè e’ maggioranza. E soprattutto non ha alcuna ragione quando demolisce le Regole democratiche dentro le quali tutti dobbiamo stare.
Perchè domani non ci si svegli e ci si chieda: ma ora chi mi difende?
Arci Caccia Lombardia
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