Il Comune di Brescia dice NO al ritorno di EXA
detto , ‘ , ‘ . .% . ̀ e “” ‘ . La notizia naturalmente non è stata ripresa dai piccoli quotidiani locali… .
Da ACL Associazione Cacciatori Lombardi :
IL SETTORE ARMIERO “SCARICATO” DALLA MAGGIORANZA IN LOGGIA

Il Comune di Brescia dice NO al ritorno di EXA
Consiglio Comunale di Brescia del 25/07/2025
L’Associazione Cacciatori Lombardi esprime profonda delusione e preoccupazione per la bocciatura dell’ordine del giorno che chiedeva al Comune di Brescia di impegnarsi per il rilancio della storica fiera EXA, per decenni simbolo internazionale del settore armiero, dell’artigianato e della produzione venatoria del nostro territorio.
Con il voto contrario della maggioranza in Loggia, la città non solo rinuncia a un evento fieristico di alto profilo, ma volta le spalle – per mere ragioni ideologiche – a un intero comparto economico, culturale e produttivo che da secoli rappresenta un pilastro identitario della nostra provincia, in particolare della Val Trompia.
Il capogruppo Margaroli, insieme all’intero gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, si è schierato in prima linea nella difesa del settore armiero e nella proposta di riportare EXA a Brescia. Di fronte a questo impegno concreto, la maggioranza e il Partito Democratico hanno preferito restare sordi, ostaggio di posizioni puramente ideologiche.
Particolarmente deludente è stato l’intervento del consigliere Pietro Ghetti che, pur provenendo dalla Val Trompia, ha scelto di ignorarne storia, vocazione e tradizione, preferendo un discorso infarcito di pregiudizi e luoghi comuni. Da chi conosce il territorio, ci si sarebbe aspettata maggiore sensibilità verso una filiera che coniuga lavoro, tecnologia, cultura, sport e rispetto delle regole.
Non sfugge, peraltro, come il consigliere collabori con Banca Popolare Etica, istituto che – per sua scelta statutaria – esclude il finanziamento di attività legate al settore armiero. Una posizione legittima, certo, ma che avrebbe richiesto maggiore trasparenza e coerenza nel dibattito politico.
Fuori luogo anche l’intervento della consigliera Beatrice Nardo, che ha ritenuto opportuno smentire in Aula quanto aveva affermato in Commissione, pur di non creare imbarazzi alla propria maggioranza. Una retromarcia poco credibile, che ha evidenziato l’approccio politico e strumentale con cui è stato trattato un tema che meritava ben altro ascolto.
È fondamentale chiarire che EXA non è una fiera bellica: è stata, e può tornare a essere, una vetrina internazionale per le armi sportive, da caccia e da collezione. Un simbolo della capacità produttiva, dell’artigianato specializzato e dell’ingegno di un’intera provincia.
Il marchio EXA è stato recentemente rinnovato dalla Camera di Commercio, segno che il potenziale è ancora presente e pronto per essere valorizzato. Scegliere di ignorarlo significa rifiutare occasioni concrete di sviluppo, occupazione e promozione del territorio.
L’Associazione Cacciatori Lombardi ringrazia con convinzione i consiglieri che si sono distinti per ascolto, impegno e visione concreta: il capogruppo Margaroli, i consiglieri Andreoli, Ferrari, Posio e Fornasari. A loro va il nostro pieno sostegno e apprezzamento.
La bocciatura dell’ordine del giorno rappresenta un gesto di chiusura verso una parte essenziale della nostra identità, ma noi non ci arrendiamo. Continueremo a lavorare – nelle sedi istituzionali e sul territorio – affinché EXA possa tornare a Brescia, insieme alla dignità e al riconoscimento di un settore troppo spesso frainteso o strumentalizzato.
E proprio per questo rivolgiamo un appello ai cacciatori, agli armieri, agli operatori del settore e a tutto il mondo rurale: prendete atto con chiarezza di chi difende davvero la nostra cultura, il nostro lavoro, le nostre tradizioni.
È evidente che solo una parte politica, ben distinta, dimostra attenzione, rispetto e volontà concreta di tutelare il nostro mondo. Non possiamo più permetterci indifferenza o ambiguità.
Per il lavoro, per la tradizione, per Brescia.
ACL
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