Il mondo del roccolo raccontato dal cuore di una donna
Il mondo del roccolo raccontato dal cuore di una donna
Una testimonianza forte, uno stato d’animo, un sentimento profondo che nasce dal cuore di Monica Dentella, roccolatrice bergamasca per passione. Il mondo del roccolo raccontato da una donna che ha raccolto la passione da sua padre Egidio e continua, con la sorella Erika, a portare avanti una tradizione legata ad un territorio particolarmente vocato. QUALE FUTURO PER I ROCCOLI … ? – YouTube
Il mondo del roccolo inizia così … – Se pensiamo che la caccia è rappresentata fin dai tempi della mitologia classica da una bellissima donna: Diana, ci risulta più facile comprendere come una donna si possa dedicare alla gestione di un roccolo. Questa passione per il roccolo mi ha affascinato fin da quando ero bambina, attendevo con ansia che suonasse la campanella delle scuole elementari per poter abbandonare la cartella e salire al roccolo ad aiutare mio padre Egidio nella cattura degli uccelli con le reti. Ringrazio di cuore mio padre che mi ha fatto gustare questo meraviglioso mondo e mi ha permesso di imparare l’arte e i preziosi consigli che sono fondamentali per poter gestire un impianto. Mi affascinava imparare le tecniche per prelevare gli uccelli dalla rete, osservarli nei loro minimi particolari, inanellare i presicci consentiti e liberare i magnifici uccelletti di taglia piccola che si erano impigliati nelle reti; era uno spettacolo ammirare il calare del sole e gustare le serate trascorse nel casello riscaldate dalla fiamma del camino. Questa passione mi accompagna ancora oggi in questo meraviglioso scenario del roccolo Magret di Aviatico, di proprietà della mia famiglia che gestisco con mio padre e mia sorella Erika.
E’ magnifico mantenere ogni anno questa sana tradizione, che inizia in primavera con la pulizia del sottobosco e in estate con la potatura delle piante, che è una vera arte, per poi completarsi in autunno con l’apertura delle reti. Ogni sera salgo al roccolo e nel silenzio del bosco mi fermo ad osservare le luci che illuminano la città: la vista dal roccolo è unica ed ha un tocco di magia; nel cuore mi accompagna la speranza che il giorno successivo sia quello della “furia”. La sveglia suona sempre molto presto, quando ancora tutti dormono, il mio compito è di alzare le reti ed aiutare nell’appendere le gabbie dei richiami. E’ affascinante attendere l’alba fra i melodiosi canti dei tordi, dei sasselli e delle cesene ed osservare le meravigliose piante che in autunno si tingono con colori caldi e variegati, in attesa dell’arrivo dei primi uccelli. La soddisfazione più grande, è il momento del giro alle reti: ogni presiccio catturato è una meravigliosa sorpresa, poi si procede ad estrarre gli uccelli catturati e mettergli l’apposita fascetta numerata, per poi concludersi con le operazioni di registrazione, in attesa della colazione dove al roccolo non manca mai un buon pane e salame accompagnato da un calice di vino rosso. Tutte queste operazioni possono essere svolte con molta cura da una donna, nata in questo ambiente che ha nel cuore la passione per il roccolo e un legame unico con la natura.
Monica Dentella roccolatrice per passione
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