Deroghe e catture : Lombardia peppola e fringuello specie cacciabili

Deroghe e catture : entro la fine di aprile la domanda a ISPRA, ma ………

La Regione Lombardia convoca le associazioni per un tavolo tecnico/politico

Deroghe : la richiesta per fringuello  prevede il prelievo tra il 15 settembre e il 13 ottobre 2019 e solo per i cacciatori lombardi autorizzati – peppola dal 13 ottobre al 10 novembre- .Scheda 2019 prelievo fringuello peppola e storno_260219 (1)

 

Deroghe – Per il settimo anno consecutivo Regione Lombardia prepara la richiesta del prelievo in deroga da presentare a Ispra entro la fine di aprile e giovedì mattina, 7 marzo,  l’Assessore regionale Fabio Rolfi, che detiene la delega alla caccia, incontrerà tutte le associazioni venatorie lombarde per discutere un documento Scheda 2019 prelievo fringuello peppola e storno_260219 (1) già redatto nel quale sono illustrati tempi e modi per poter cacciare fringuello e peppola prevedendo di autorizzare al prelievo in deroga solo i cacciatori lombardi previa apposita richiesta all’UTR. Regione Lombardia potrebbe integrare la richiesta a ISPRA avvalorandola con uno studio scientifico universitario.

Deroghe -Per quanto concerne il fringuello e la peppola la Regione  prevede che il prelievo possa avvenire esclusivamente da appostamento fisso . Con utilizzo di richiami vivi di provenienza esclusivamente da allevamento, giostre e stampi in plastica e fin qui tutto bene. Quello che non torna sono però i tempi del prelievo poiché si potranno cacciare per un periodo limitato, prima del passo migratorio, solo sui contingenti nidificanti in Lombardia. Come dire….che quando inizia il bello è ora di chiudere !

Per la specie Fringuello , si prevede di autorizzare il prelievo limitatamente al periodo compreso tra il 15 settembre e il 13 ottobre 2019. Ciò si motiva con l’opportunità di concentrare il prelievo sui contingenti nidificanti a livello regionale, effettivo oggetto del proposto metodo di calcolo della piccola quantità prelevabile, in modo da avere una corrispondenza spaziale e temporale tra il parametro di base del calcolo e l’origine dei soggetti prelevabili. Fissare la data limite del prelievo entro la metà della seconda decade di ottobre, consente infatti di escludere dal prelievo la maggioranza dei contingenti migratori che raggiungono successivamente l’Italia (e quindi la Lombardia) dall’Europa centro-orientale. Ciò consente di superare l’eccezione posta da codesto Istituto a fondamento del proprio parere negativo relativa alla impossibilità di reperire dati sulle stime delle popolazioni di Passeriformi migratori provenienti da altri areali europei di nidificazione.  La peppola potrebbe invece essere prelevabile, sempre in piccola quantità,  limitatamente al periodo compreso tra il 13 ottobre e l’10 novembre 2019.

Deroghe – Il numero di capi giornalmente e complessivamente prelevabili nel periodo da parte di ogni cacciatore autorizzato sarà definito (piccola quantità)  e indicato nel provvedimento autorizzativo, sulla base della “piccola quantità” determinata da ISPRA. I capi prelevati dovranno essere segnati sulle apposite schede consegnate dalla Regione, oltre che sul tesserino venatorio regionale.

 

Storno in deroga - Lombardia

Storni a milioni e danni ingenti all’agricoltura

Deroghe per lo storno  –  Scheda2019 deroga storno_260219 (1)

Anche qui, sebbene lo storno sappiamo con certezza non essere una specie a rischio e che produce un enorme quantità di danni all’agricoltura, la domanda del prelievo in deroga sarà fortemente limitata nel metodo e nei luoghi, tanto che le associazioni venatorie stanno spiegando ai loro tesserati l’inutilità di fare richiesta. Un dato diramato dalla Regione  Lombardia dice che  dal 2008 al 2018 incluso, sono stati complessivamente accertati € 829.057,19 di danni causati dalla specie storno alle produzioni agricole.

Prelevo in deroga dello stono – modi e tempi 

Il prelievo sarà autorizzato dal 15 settembre al 13 ottobre

• entro un raggio di 600 metri dai confini esterni di meleti e vigneti, in presenza del frutto pendente, in quanto trattasi delle colture presso le quali è stata accertata la maggior parte degli eventi di danno;
• esclusivamente sul territorio delle province di Brescia, Sondrio, Mantova e Pavia, tenendo conto dell’occorrenza dei danni ripetuti nei cinque danni precedenti.
Prelievo giornaliero massimo consentito per cacciatore: 30 capi da annotare sul tesserino venatorio regionale con le medesime modalità previste per la caccia ordinaria alle specie migratorie.

Deroghe Storno – La piccola quantità, calcolata sul 5% della mortalità annuale (trattandosi di specie in stato di conservazione LC a livello europeo), corrisponde a un totale di 15.906 individui prelevabili a livello regionale nella stagione venatoria 2018-19.

Veniamo ora al discorso delle catture dei richiami vivi  Scheda 2019 cattura richiami vivi_260219 (1)

Banca dati Si ...Banca dati No

Banca dati – uno storico impianto di cattura

Le catture potranno riguardare solo quattro specie di turdidi: tordo bottaccio, sassello, merlo e cesena . Saranno autorizzati gli impianti fissi di cattura sulla base del numero di esemplari di cui si intende consentire la cattura, individuandoli tra quelli in grado di ottimizzare la cattura delle diverse specie, con la maggiore efficacia e nel più breve tempo possibile. Il numero di impianti per territorio provinciale sarà determinato dal numero di richiami da catturarsi in base alla distribuzione quantitativa dei cacciatori ed alla logistica della distribuzione dei richiami.

Si ritiene che il requisito della piccola quantità sia soddisfatto per le seguenti ragioni:
• Le specie oggetto di deroga sono cacciabili e la cattura che si intende autorizzare avviene nello stesso periodo in cui ne è consentita la caccia.
• Tenuto conto che il carniere medio annuale nel decennio 2002-2015, è stato di: Merlo 305.995; Tordo Bottaccio oltre 1.005.648; Tordo Sassello 178.502; Cesena 156.078, per un totale medio annuale di 1.646.224 capi, si può ragionevolmente ritenere che il numero di uccelli di cui si intende autorizzare la cattura, pari allo 0,77% degli esemplari cacciati mediamente a livello annuale nel periodo campione considerato, costituisca una piccola quantità.

A questo punto lasciamo a voi tutte le considerazioni del caso …… !

 

 

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2 Commenti

  • marco

    Queste le mie conclusioni: smettiamola una buona volta di prendere in giro i cacciatori. O eliminiamo definitivamente i paletti di Ispra oppure è inutile e deleterio cercare di aggirarli nel modo proposto da Regione Lombardia. Mettiamoci un pò di buon senso per una volta!

  • walter zanoletti

    caro assessore rolfi l’impressione sembra che lei a pranzo vada con i cacciatori ma a cena prenda accordi con gli anticaccia

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